La Sala VI del Museo espone una selezione di vasi in vetro, prevalentemente recuperati dai corredi funebri della necropoli occidentale di Albintimilium.
Si tratta di coppe, piattelli, bottiglie, flaconi, unguentari, in parte integri, in parte contorti dal rogo delle pire funebri su cui venivano adagiati per onorare i defunti.
Tra i materiali esposti, si segnala la celebre coppa decorata con la figura di ictiocentauro che nuota in un mare di pesci proveniente dalle officine di Colonia Agrippina (attuale Colonia in Germania), e il flacone “da droghiere” destinato a contenere “aromata et medicamenta” con bollo sul fondo recante il nome del fabbricante e una chimera. Entrambi si datano nell’ambito del III secolo d.C., che corrisponde a un periodo di grande floridezza economica e culturale della città di Albintimilium. Notevole anche la bottiglia monoansata, con corpo a sezione rettangolare e sul fondo, a rilievo, due figure maschili affrontate, una delle quali recante gli attributi di Ercole.
Nella seconda vetrina è anche visibile una esposizione di oggetti in metallo, tra cui si segnalano due ciotole pressoché emisferiche in bronzo, uno specchio pur esso bronzeo di forma rettangolare, alcuni chiavi in ferro, una cista plumbea con fori circolari contrapposti e l’impugnatura di un sistro, strumento musicale col corpo costituita da una lamina ripiegata a ferro di cavallo, munita di fori per il passaggio di asticciole mobili trasversali che, agitate, producevano un suono cristallino.