Torna l’Arte Contemporanea al MAR di Ventimiglia
Kevin Flynn “DALLA TERRA ALLA LUCE”
Mostra d’arte contemporanea
Dal 3 al 27 luglio
Torna al Museo Civico Archeologico “Girolamo Rossi” la stagione delle grandi esposizioni d’arte contemporanea che, come ogni anno, accompagna l’estate del Forte dell’Annunziata. Le mostre che il Museo ospiterà nell’estate 2025 si inseriscono in una lunga tradizione che dal 2008 accoglie nelle sale del Museo artisti provenienti da tutto il mondo e di divenire dal 2017 “Ambasciata del Terzo Paradiso” dell’artista internazionale Michelangelo Pistoletto.
La stagione estiva 2025 inizierà con la mostra personale di Kevin Flynn dal titolo “DALLA TERRA ALLA LUCE”, a cura dello storico dell’arte Alfonso Sista, organizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Città di Ventimiglia e la Sezione Intemelia dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri. L’esibizione sarà ospitata all’interno del percorso espositivo del MAR e sarà visitabile, durante gli orari di apertura del museo, da giovedì 3 a domenica 27 luglio. L’inaugurazione si terrà giovedì 3 luglio con appuntamento alle ore 16.00, alla presenza dell’arista e del curatore della mostra.
LA MOSTRA
La mostra intende rendere conto dell'attività dell'artista inglese Kevin Flynn da anni insediato a Borgomaro nell’entroterra di Imperia dove ha instaurato un proficuo contatto con la natura dei luoghi ma soprattutto con la loro anima attraverso il recupero di oggetti della vita quotidiana ormai in disuso o addirittura trattati come rifiuti. L'artista ha conferito a questi oggetti una nuova vita, recuperando, attraverso una nuova visione, la testimonianza di una memoria collettiva in parte perduta ma legata all'identità di Borgomaro e dell'intera Liguria di ponente. Flynn si serve di materiali di recupero che assembla in forme nuove, quasi dei totem arcaici, in cui l'antica funzione viene esaltata dalle nuove forme che gli oggetti assumono con risvolti concettuali insperati. L'opera di Flynn si inserisce a pieno titolo nel clima culturale del New Dada che prevede appunto il recupero e montaggio di prodotti usurati e abbandonati dalla società che li ha sfruttati e disconosciuti.