fronte di urna cineraria con iscrizione funeraria
II secolo d.C.
marmo bianco venato
fronte di urna cineraria con base sagomata, l’interno sbozzato e ai lati lo specchio è inquadrato da una cornice modanata
la fronte si presentava fratta in due pezzi combacianti poi ricongiunti; ai lati dello specchio stanno due eroti in rilievo, uno dei quali è acefalo. Il testo è impaginato in modo simmetrico e con lettere regolari, e vi sono visibili interpunzioni triangoliformi. L’iscrizione funeraria ricordava una Mettia Calliroe, ex schiava o colliberta e moglie di Marcus Mettius Hermes, che riservò il contenitore anche a sé stesso.
officina romana
Raccolta Archeologica Hanbury, trovata a Roma in anno e sito ignoti
CIL VI, 35855; Mennella 1988, p. 40, nr. 9; Solin 2003, pp. 599; 368, 1475; Mennella 2014, pp. 153-154, nr. 9.